Vademecum per le pubbliche amministrazioni

L’amministratore ha i seguenti poteri

  • Registrare nuovi utenti e inviare loro il codice invito;
  • Creare aree tematiche sia per le unità pubbliche che per i tavoli di lavoro;
  • Modificare e creare tempi di discussione
  • Modificare e creare politiche di discussione;

E’ vietato all’admin:

  • Modificare le unità pubbliche e i tavoli di lavoro;
  • Create utenti i cui dati siano falsi o comunque non verificati;
  • Bloccare l’accesso agli utenti se non per violazioni al regolamento interno che lo prescrivano;
  • Assegnare agli utenti accessi ad unita’ territoriali a loro non consentite.

Dotarsi di un regolamento interno:

Ogni amministrazione ha la facolta di elaborare un regolamento di uso del software, ed in alcuni casi occorre attenersi alle norme degli Statuti e Regolamenti in uso attualmente, in ogni caso la piattaforma comunica può essere utilizzata per gli istituti di partecipazione e discussione di: progetti di legge, petizioni popolari, dellibere , Sondaggi, Statuti e regolamenti, Commissioni comunali, Bilancio partecipato, Interrogazioni e Scelta tra più candidati.

Registrare e certificare l’ utente:

La certificazione dell’identità dell’utente è un elemento importante nella configurazione della piattaforma Comunica: deve essere garantita la veridicità delle informazioni fornite. Le amministrazioni pubbliche hanno gli strumenti necessari a disposizione: l’anagrafe cittadina e gli elenchi elettorali. L’amministrazione incarica uno o più funzionari a questo scopo. Alternativamente può dotarsi di uno strumento di certificazione più rapido, come una procedura online.

Ad esempio, il Sistema Pubblico di Identità Digitale (S.P.I.D.) può sollevare il Comune dalla procedura di certificazione. Dato il basso numero di cittadini dotati di identità digitale, consigliamo di usare un sistema interno di certificazione affiancato al sistema S.P.I.D. per evitare precludere a una fetta importante della cittadinanza l’accesso alla piattaforma Comunica.

Se il comune dispone già di procedure per la certificazione digitale dell’identità, può essere approfondita la possibilità di integrazione queste procedure con la piattaforma Comunica.

Come accedere gestire ed utilizzare le funzioni:

Un vostro incaricato riceverà da Servizi Speciali srl un account con i diritti di amministrazione: egli deve impegnarsi a non modificare, disattivare e cancellare aree tematiche, unità territoriali, utenze e/o tenere comportamenti che possano manomettere il regolare funzionamento di Comunica. In caso un amministratore causi il malfunzionamento di Comunica siamo comunque in grado di ripristinare rapidamente la funzionalità della piattaforma stessa e i dati in essa contenuti.

Dopo aver ricevuto i dati di accesso, verranno calendarizzate sessioni remote di formazione tramite Google Hangout, per dotare gli amministratori delle competenze e della familiarità con gli strumenti necessarie per poter operare al meglio.

MODELLO DEL PROCESSO DI DISCUSSIONE E VOTO

Il processo che dalla proposta arriva alla votazione, non è immediato, ma è un processo a tappe che consente a tutti di interagire attivamente (tramite democrazia pura, io voto io scelgo) o passivamente (tramite democrazia rappresentativa, io delego una persona di fiducia che vota per me).

Prima fase del processo (1° Quorum):

Ogni membro puo sollevare una questione e sottoporla alla attenzione dei cittadini presenti in quella area, la questione sara sostenuta da un numero di cittadina e passera alla fase successiva solo dopo aver superato il  quorum di sostenitori necessario.

Ogni membro può far partire una propria iniziativa dettagliata (una sorta di bozza di progetto) in merito alla questione sollevata.

L’iniziativa passa così al vaglio dei membri che possono decidere di dare il proprio feedback positivo. Da notare che solo le iniziative che raggiungono una certo numero di feedback positivi possono passare alle fasi successive raggiungendo quello che in questa fase viene considerato un primo quorum.

Le iniziative che non raggiungono l’attenzione degli utenti non superano questo primo step.

Seconda fase del processo (Discussione):

durante questa fase in cui è costituita la bozza di una proposta da parte di un utente, partirà una discussione inerente alla proposta che si vuole votare, ma prima di votarla il dibattito è aperto a tutti.

Il suo ideatore, prima di passare al successivo step, può decidere di modificarla ascoltando ciò che gli utenti suggeriscono per migliorarla o per renderla condivisibile ad un pubblico più vasto.

Da notare che non esiste un feedback negativo, ovvero chi non è d’accordo può soltanto non votare a favore nel primo quorum, può intervenire in questa fase per proporre dei cambiamenti, o può direttamente aprirsi la propria proposta alternativa a parte e seguire lo stesso iter.

Terza fase del processo (Congelamento):

La bozza non è più modificabile da questo momento in poi (appunto viene congelata), si tirano le somme, si valuta se è stata trasformata dalla prima fase ad ora, e si considerano benefici o svantaggi nella votazione a favore o contro.

A questo punto vale sempre lo stesso discorso fatto nella seconda fase, chi è assolutamente contrario, può scegliere di aprirsi la sua personale iniziativa a parte.

Quarta ed ultima fase (Votazione):

La fase del voto è costituita per evitare che una percentuale relativa maggiore, superi due percentuali diverse di minoranza. Che cosa vuol dire?

Facciamo un esempio:

In merito ad una proposta X vengono date in seguito ad emendamenti 3 soluzioni che ottengono percentuali diverse di voto X1(30%) X2(30%) X3(40%). La somma di X1 + X2 = 60% quindi una buona parte di votanti non è a favore di X3(40%) che pur risulta essere democraticamente quella che ha ottenuto più consensi sulle altre. Come si è ovviato a questo problema?
Nel momento in cui scelgo di votare mi è data la possibilità di esprimerne in realtà 2 preferenze, infatti la prima sarà sicuramente di elezione, ovvero quella che si preferisce in assoluto, la seconda scelta del votante invece potrà contribuire alla vittoria di ciò che può essere di mio gradimento ma in seconda istanza, cooperando ugualmente a delineare una schema di voto che inglobi una maggioranza effettiva.